Visto che gli organizzatori dell’Ariano Folkfestival sono avvezzi a regalarci sempre delle novità, quest’anno all’ottimo e sempre ricchissimo programma si aggiunge un nuovo angolo poetico-musicale.
Pensavate di avere visto suonare i nostri artisti in ogni angolo del nostro paese? No, vi sbagliate, c’era ancora il pratone della Villa Comunale da sperimentare: i colori del tramonto e la presenza del Castello Normanno fanno di quell’angolo uno scenario perfetto da riempire con la musica, quattro concerti che ci porteranno in Spagna, Argentina e Capo Verde.

Potendo fare una personalissima classifica degli artisti che si esibiranno nella prossima edizione dell’Ariano Folkfestival, di sicuro la capoverdiana Neuza sarebbe al primo posto. Forse perché il suo concerto è previsto al nuovissimo Castle Stage, tutto da sperimentare, forse perché quello sarà l’orario per me più compatibile con la mia quotidiana vita di mamma, forse perché il popolo dell’Ariano Folkfestival ha un debole per gli artisti capoverdiani, sono sicura che apprezzeremo una grande e singolare artista, Neuza.
Capoverdiana, erede e interprete di una tradizione musicale che affonda le radici nelle culture che l’hanno influenzata. Melodie e suoni portoghesi, creoli, africani, brasiliani, caraibici confluiscono in una originalissima e ricchissima cultura musicale che racconta incontri e separazioni, gioie e dolori, il mare e la terra, l’abbondanza e la carestia, la malinconia, la nostalgia, la festa e la solitudine, la vita e la morte trasformandosi in canti dolenti, accorati sospiri, melodie di speranza o di gioia incontrollata.

Il riferimento che la nostra memoria raggiunge è l’immensa Césaria Évora, la diva a piedi nudi che ha tracciato un solco profondo e ispirato le giovani cantanti dell’isola, una traccia giunta fino ad Ariano Irpino.
Per questo ricordiamo il legame con gli artisti di questa tradizione come Lura, della nuova generazione capoverdiana, che ha partecipato all’AFF 2005, o la Césaria Évora Orchestra ad Ariano nel 2015, nel primo concerto in Italia dopo la scomparsa della famosa cantante. Insomma, nuove generazioni per reinterpretare tradizioni, melodie e sentimenti di sempre.

Sono sicura che la voce pulita e calda di Neuza, insieme al suo sorriso e al suo carisma, sapranno condurci in un meraviglioso viaggio che, dal Castle Stage, ci proietterà direttamente sulle dorate spiagge di Capoverde, o meglio della sua Ilha do Fogo. Un canto dedicato alla propria storia, alle proprie origini, un viaggio lucido e dolcissimo durante il quale saremo cullati dalla brezza del nostro Castello nella sodade più struggente e malinconica.

E tornati alla normalità delle nostre vite, quando Ariano sarà vuota e i nostri giorni segnati dalla triste routine, ricordare questa voce “nunca mas ausencia ta ser nos lema”.
Testi di Valentina Alterio